Che cosa è?
Radiologia Dello Scheletro
La radiologia delle ossa e dell’apparato scheletrico è la più antica applicazione dei raggi X allo studio del corpo umano.
Il prodotto finale di tale applicazione è la radiografia, per ottenere la quale è necessaria l’esposizione del corpo ad una piccola dose di radiazioni ionizzanti.
La radiografia ossea produce immagini di segmenti ossei del corpo inclusi mani, polsi, braccia, piedi, gambe, ginocchia e colonna vertebrale.
Le differenti parti del corpo assorbono i raggi X in diversa misura, in ragione della loro densità, determinata dal contenuto in calcio (elemento di numero atomico relativamente elevato che arresta in maniera netta e selettiva le radiazioni). L’osso a causa dell’elevata densità, per il cospicuo contenuto calcico, assorbe molto di più (intensamente radiopaco) dei tessuti molli come i muscoli, adipe e parenchimi che si lasciano facilmente attraversare.
Così l’osso appare bianco, mentre i tessuti molli grigi e l’aria nera. Le immagini radiografiche sono poi conservate sottoforma di negativo fotografico o più verosimilmente come immagine digitale che può essere archiviata elettronicamente.
La radiografia scheletrica si svolge secondo tecniche che prevedono proiezioni radiografiche specifiche per i diversi componenti ossei esaminati. Cranio, rachide nei suoi segmenti, ossa degli arti e del bacino.
Per l’esame di ogni elemento scheletrico vige la regola basilare delle 2 proiezioni ortogonali: ciò significa che l’indagine deve essere effettuata, quando possibile, in 2 incidenze proiettive perpendicolari fra loro, allo scopo di ottenere una visione geometricamente completa della parte anatomica. Le formazioni ossee più complesse, piccole o sovrapposte a strutture molto dense possono richiedere, per il loro studio, incidenze particolari o ripresa di piani topografici.
Perchè si fa?
Generalmente la radiografia delle ossa e dell’apparato scheletrico, viene fatta per individuare una patologia acuta o cronica delle ossa e delle articolazioni.
Molte volte viene effettuata per guidare interventi di chirurgia ortopedica come la stabilizzazione dei corpi vertebrali, l’innesto di cartilagine o la riduzione di fratture, per stimare il danno causato da infezioni ossee o articolari, artriti, anormale crescita ossea e malattie ossee come l’osteoporosi.
Durante l’esame
Per l’esecuzione dell’esame radiografico osseo solitamente si utilizza un tubo di raggi X, sospeso sopra il lettino ove è sdraiato il paziente.
Una cassetta radiografica è posta sotto il lettino e contiene la pellicola radiografica, che impressionata dai raggi X svilupperà l’immagine radiografica, o una piastra sulla quale resta un’immagine latente, poi letta col laser per estrapolare ed elaborare un’ immagine digitale sullo schermo del pc.
Per i pazienti allettati esiste anche un’apparecchiatura radiografica portatile dotata di un tubo radiogeno, connesso a un braccio flessibile, esteso sopra il paziente e di una cassetta radiografica posta al di sotto.
Dopo l’esame
Una volta eseguito l’esame il paziente attende in sala di attesa che il radiologo valuti la qualità delle immagini e l’eventuale necessità di eseguire ulteriori proiezioni.
Spesso è utile porre al paziente alcune domande in modo da avere informazioni riguardanti la sua storia clinica e il motivo dell’esame.
Dove e quando si ritira l’esame
Generalmente l’esame viene consegnato direttamente al paziente dopo la refertazione del medico. Da oggi è possibile prenotare l’esame online collegandosi al sito dello studio.